Asl Roma 4, Procura di Civitavecchia e Ordine degli Psicologi: rinnovato l’impegno a sostegno delle vittime di violenza
Nella giornata del 27 dicembre Asl Roma 4, Procura di Civitavecchia e Ordine degli Psicologi, hanno rinnovato il loro impegno a sostegno delle vittime di violenza e hanno potenziato il sistema di servizi e iniziative con la firma di un nuovo documento.
“L’esperienza maturata nel corso di quest’anno – ha spiegato il Direttore Generale della Asl Roma 4, la dottoressa Cristina Matranga – ci ha portato ad aggiornare i termini del precedente protocollo e a rendere più organiche e stabili le attività della rete di sostegno alle vittime di violenza. Abbiamo quindi deciso di rinnovare la collaborazione e procedere con il consolidamento e potenziamento di servizi per una presa in carico davvero integrata. Solo un coordinamento tra i vari attori coinvolti può garantire l’adeguato supporto”.
Il “protocollo per la realizzazione di un sistema integrato di ascolto e protezione delle vittime in condizione di particolare vulnerabilità”, che si pone come prosecuzione e integrazione di quello precedente, vede come primo intervento il potenziamento, a partire da marzo 2024, dell’attività dello sportello antiviolenza presente all’interno della Procura della Repubblica di Civitavecchia. La Asl Roma 4, infatti, assumerà una psicologa a tempo indeterminato per fornire supporto al servizio che diventerà più stabile, passando da due giorni alla settimana a tre.
“Un’azione questa – ha spiegato il Procuratore Alessandro Gentile – che si va ad aggiungere a quelle già prodotte nel corso del 2023 e che hanno visto, come richiesto dai membri del Tavolo Interistituzionale Antiviolenza, la messa a disposizione gratuita di consulenti legali e l’allestimento di un’apposita sala dedicata alle audizioni protette. Grazie a questa nuova risorsa potremmo ampliare le ore di assistenza riuscendo ad offrire un servizio maggiormente stabile e adeguato alle esigenze del territorio”.
“Questo accordo rafforza un modello che si è già dimostrato efficace, investendo nuove risorse su due dimensioni che riteniamo complementari – ha aggiunto poi il presidente dell’Ordine degli Psicologi, Federico Conte – Innanzitutto, com’è ovvio, quella del supporto alle vittime, con il potenziamento di un sistema di accoglienza e tutela in grado di attivarsi prontamente e di accompagnare la persona lungo un delicato percorso riabilitativo che è parte essenziale del processo di riappropriazione della propria vita. Il secondo intervento interessa invece la dimensione della prevenzione, e si rivolge dunque al mondo dei ragazzi. Il progetto che coinvolge le scuole è innovativo e guidato da una logica partecipativa che crediamo possa davvero fare la differenza”.
All’attività operativa legata alla realizzazione della rete di supporto interistituzionale, infatti, corre di pari passo quella della prevenzione, dell’educazione e della sensibilizzazione.
“Nel mese di gennaio si terrà il settimo appuntamento del tavolo Interistituzionale Antiviolenza – ha aggiunto la dottoressa Matranga – un percorso che abbiamo iniziato un anno fa nelle scuole perché siamo convinti che non basta creare una rete di aiuto per le vittime per arginare il fenomeno. Serve anche un cambio di mentalità, una nuova cultura dell’accoglienza e del riconoscimento della diversità come valore aggiunto. Per avvicinare i ragazzi alla tematica sono stati istituiti sei progetti di alternanza scuola lavoro e nel 2024 prederanno il via i primi tirocini con gli studenti delle scuole che hanno aderito”.
I progetti prevedono l’inserimento dello studente all’interno del Servizio delle Dipendenze, del Dipartimento di Salute Mentale, del Consultorio, del CAD, dello Sportello Antiviolenza della Procura e degli sportelli Codice Rosa presenti nel polo ospedaliero aziendale. L’obiettivo è quello di favorire la conoscenza rispetto alle iniziative e attività dedicate alle vittime di violenza e stimolare un dibattito costruttivo sul fenomeno.
“L’idea di promuovere tali percorsi di orientamento alle scuole – ha aggiunto il Direttore Generale – è quella di avvicinare i ragazzi alla comprensione del fenomeno e di fargli conoscere tutte le diverse realtà, istituzionali e non, che concorrono alla rete di supporto e aiuto dedicata. Nel 2023 è stato fatto tanto lavoro e ringrazio tutti per la collaborazione. Il nuovo anno sarà una nuova sfida che ci vedrà riempire di nuovi contenuti e servizi la rete di supporto”.
Anche nel corso del 2024, poi, sarà svolta attività di formazione dedicata alle forze dell’ordine e agli operatori sanitari e sociali che, nella maggior parte dei casi, risultano essere i primi interlocutori delle vittime.
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