Al San Camillo si è svolta oggi la simulazione di una maxi emergenza
Si è svolta stamattina, all’Ospedale San Camillo, la simulazione di una maxi emergenza finalizzata a testare le capacità e l’organizzazione del personale in caso di eventi particolarmente complessi.
L’ospedale si è confrontato con uno scenario di livello 3, vale a dire di massima allerta: l’ipotetica esplosione di una palazzina nelle vicinanze dell’ospedale. Quella di oggi è stata una delle più grandi operazioni mai condotte prima all’interno di un ospedale pubblico del nostro Paese.
“Rispetto all’anno scorso, abbiamo enfatizzato la complessità della simulazione, passando da un allarme due a un allarme tre, quello di massima emergenza – dichiara il Direttore generale del San Camillo Narcisio Mostarda,
“La cosa interessante è che durante la simulazione – che si svolge con il coinvolgimento di figuranti e con la collaborazione straordinaria di donne e di uomini della Croce Rossa Italiana, le forze dell’ordine, l’ARES Lazio, la vigilanza interna e tutto il personale dell’ospedale – il nosocomio continua a funzionare, e dunque si crea un iper afflusso contestuale, con pazienti autentici e attori, che arrivano allo stesso pronto soccorso. Il risultato è una simulazione che si avvicina moltissimo alla realtà”.
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