Camera dei Deputati, le innovazioni nel trattamento delle malattie cardiovascolari: l’esperienza del Policlinico Tor Vergata
La Cardiologia e la Cardiochirurgia, due tra le eccellenze nell’assistenza clinica e nella ricerca. Lunedì 2 dicembre 2024 ha avuto luogo nella Sala del Refettorio della prestigiosa sede di Palazzo San Macuto della Camera dei Deputati, un importante incontro dedicato all’esperienza del Policlinico Tor Vergata sul tema delle innovazioni nel trattamento delle malattie cardiovascolari.
Presenti, il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il segretario di Presidenza del Senato sen. Marco Silvestroni, il Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron, il Commissario Straordinario Policlinico Tor Vergata Isabella Mastrobuono, il Direttore dell’Unità Operativa complessa di Cardiochirurgia del Policlinico Tor Vergata Augusto D’Onofrio e il titolare del Programma Clinico di tipo A – Elettrofisiologia ed elettrostimolazione del Policlinico Tor Vergata Andrea Natale. Ha moderato l’evento il giornalista Alessandro Vocalelli.
Il Questore della Camera dei Deputati, Paolo Trancassini, ha rivolto un saluto di benvenuto a tutti i presenti ricordando come: “La prevenzione e l’innovazione tecnologica rivestono un ruolo fondamentale per migliorare la salute cardiovascolare della popolazione e ridurre il peso delle patologie cardiache sul sistema sanitario. Investire in prevenzione è una risposta proattiva alla riduzione dei costi della sanità. L’incontro di oggi rappresenta inoltre un’opportunità per esprimere un sincero ringraziamento a tutti i medici e professionisti del Policlinico di Tor Vergata, che ogni giorno si impegnano per migliorare la qualità di vita dei cittadini e garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario”.
L’editorialista Alessandro Vocalelli, moderatore della giornata, ha richiamato l’attenzione sul tema del “Cuore”, che ci vede tutti interessati, non solo per il suo ruolo poetico, ma anche perché improvvise brutte notizie spesso hanno a che fare con la salute del cuore.
Il Rettore Nathan Levialdi Ghiron, nel ringraziare gli autorevoli interlocutori, ha ricordato che la ricerca è una delle sfide della medicina moderna e le relazioni del prof. D’Onofrio e del prof. Natale, due eccellenze del panorama sanitario internazionale e nazionale, ne daranno evidenza. “I percorsi di innovazione che svilupperanno con i loro team potranno diventare un punto di riferimento importante dei loro rispettivi settori e saranno di esempio per i giovani che vorranno fare ricerca nel nostro Paese e nella nostra Università” conclude.
Il Commissario Straordinario, Isabella Mastrobuono, nel sottolineare che questa giornata è dedicata alle malattie cardiovascolari richiama l’attenzione anche sulla “cronicità” che impegna molte risorse della sanità pubblica italiana, precisando che: “il settore cardiovascolare ha un impatto significativo sulla mortalità, sui ricoveri ospedalieri e sulla spesa sanitaria in Italia, come in molti altri Paesi ed è per questo che va approfondito il tema della innovazione e della ricerca. Bisogna diventare attrattivi e comprendere meglio come impegnare risorse per rendere efficienti i percorsi assistenziali, senza trascurare la prevenzione. Solo un approccio interdisciplinare, e questo incontro lo testimonia, ci consentirà di rispondere alle sfide future”.
Il Ministro della Salute Orazio Schillaci, salutato con affetto dalla platea, nel suo intervento conferma che, anche in Europa, il confronto in termini di ricerca delle risorse da destinare alla salute è sempre al primo posto perché la qualità della vita è e rimane sempre tra gli obiettivi più importanti da perseguire e sottolinea: “L’Italia è al 2° posto nel mondo per aspettativa di vita ma abbiamo anche una complessità da gestire a fronte di una dinamica demografica ancora negativa. Ognuno di noi può fare molto per mantenersi in buona salute e prevenire l’insorgenza e la progressione delle malattie. Promuovere la prevenzione, a partire dalla corretta alimentazione e dall’attività fisica, è essenziale, così come è indispensabile potenziare le campagne di screening per diagnosi sempre più tempestive e precoci. Strategico è promuovere la ricerca scientifica e favorire la presenza di ricercatori giovani, under 40, e ricordo a tal proposito il fondo da 150 milioni di euro per progetti di ricerca. Investire nella formazione, nelle nuove conoscenza e nella tecnologia avanzata rappresenta un cambio di passo, pur senza mai dimenticare che nessun algoritmo può sostituire il “medico” e quindi la relazione di fiducia tra medico e paziente”.
A seguire le due relazioni.
Il Prof. Augusto D’Onofrio, professore associato da luglio alla guida della Unità di Cardiochirurgia del PTV, ha esposto l’evoluzione della cardiochirurgia dall’approccio tradizionale a quello microinvasivo, sottolineando il periodo entusiasmante per questa disciplina per la presenza di una tecnologia che sta evolvendo da mini-invasiva a micro-invasiva.
Il Policlinico Tor Vergata può offrire ai cittadini una vasta gamma di possibilità e i professionisti del PTV possono scegliere la strategia terapeutica più adeguata per ogni paziente, adattandola alle sue caratteristiche cliniche e anatomiche e questo è il valore aggiunto.
Da luglio 2024 al Policlinico sono stati eseguiti circa 150 interventi cardiochirurgici utilizzando approcci tradizionali, mini-invasivi e micro-invasivi. Nello specifico, la rivascolarizzazione miocardica (bypass aortocoronarico) viene eseguita sia in circolazione extracorporea che “off-pump” (a cuore battente), utilizzando condotti arteriosi che garantiscono migliori risultati a lungo termine. La sostituzione valvolare aortica e la chirurgia mitralica vengono effettuate tramite approcci tradizionali, mini e micro-invasivi. Anche interventi complessi, come la chirurgia dell’arco aortico, possono essere realizzati con tecniche micro-invasive al PTV.
La ricerca, con l’obiettivo di ridurre l’invasività sia per ragioni estetiche che funzionali, ha portato a tecniche chirurgiche caratterizzate da incisioni cutanee più piccole, pur richiedendo anestesia generale, circolazione extracorporea e arresto cardiaco. Queste procedure sono comunemente note come cardiochirurgia mini-invasiva.
Negli ultimi dieci anni una seconda rivoluzione, un vero e proprio “big-bang”, ha trasformato la pratica cardiochirurgica grazie a tecnologie che consentono di correggere le alterazioni cardiache senza circolazione extracorporea, a cuore battente, senza incisioni cutanee e, talvolta, in anestesia locale. Essendo meno invasive delle tecniche già comunemente definite mini-invasive, queste procedure sono definite micro-invasive. Tra queste, interventi come la sostituzione della valvola aortica, la riparazione delle valvole mitralica e tricuspide, e la sostituzione dell’arco aortico possono essere eseguiti con approcci micro-invasivi. Lo sviluppo di un programma di cardiochirurgia micro-invasiva richiede una stretta collaborazione tra specialisti di diverse discipline, tra cui cardiologia, cardiochirurgia, anestesiologia e diagnostica per immagini, formando quello che è comunemente noto come “Heart Team. Al Policlinico Tor Vergata questa è una realtà, così come la stretta collaborazione che si sta consolidando con la chirurgia vascolare.
Nel concludere il suo intervento il Prof. D’Onofrio ha ringraziato tutto il personale del PTV per l’accoglienza ricevuta e per lo spirito appassionato che ha trovato, che è la base per creare un Team e per essere attrattivi per la formazione delle nuove generazioni.
La relazione presentata dal Prof. Andrea Natale, professore ordinario nominato da qualche mese alla direzione della Cardiologia del PTV, riconosciuto leader mondiale della elettrofisiologia, con pluriennale esperienza negli USA, ha evidenziato che l’eccellenza clinica include lo sviluppo di tecnologie avanzate nelle varie discipline. Dichiara “Tra gli obiettivi del mio Team c’è quello di raggiungere standard internazionali, adottando tecnologie innovative, sviluppando reti di collaborazione globale e promuovendo un approccio multidisciplinare che connetta competenze cliniche e scientifiche. Un Policlinico universitario integra assistenza clinica, ricerca d’avanguardia e formazione di alto livello e deve essere un esempio per le future generazioni e solo grazie ad un approccio multidimensionale potrà garantire un impatto significativo sulla salute cardiovascolare”.
Il PTV già conta sistemi di imaging di ultima generazione, tecnologie per TAVI, TMVR, altre innovazioni che sono in fase di avvio, quali la occlusione dell’auricola e dispositivi per la riparazione tricuspide, di pacemaker leadless, sistemi avanzati di resincronizzazione, defibrillatori sottocutanei ed extravascolari, di sistemi di mappaggio ad alta definizione (HD). Sono state utilizzate tecniche innovative come l’ablazione pulsata (elettroporazione) per trattare aritmie complesse con l’utilizzo di piattaforme integrate di monitoraggio remoto.
Nei prossimi mesi si valuterà la possibilità di condurre studi “first in man”, testando in anteprima dispositivi e farmaci di prossima generazione, grazie alla sinergia tra l’Università ed il Policlinico Tor Vergata che garantiscono un ambiente idoneo per la ricerca clinica di frontiera.
Prosegue: “Per concludere ed essere sempre più al passo con l’innovazione tecnologica la Cardiologia del PTV ha in corso progetti sull’uso di intelligenza artificiale per l’ottimizzazione dei percorsi terapeutici e per i dispositivi indossabili per migliorare la diagnosi precoce ed il monitoraggio dei pazienti. Vorrei costruire un ponte fra due realtà, PTV e States, per mantenere viva la collaborazione, per aprire nuovi orizzonti e per avviare confronti anche per i nostri giovani professionisti. Molte ricerche già portano il nome di Tor Vergata ed altre sono in fase di avvio.
Bisogna guardare al resto del mondo! Non progredire vuol dire regredire!” conclude il prof. Natale rivolgendosi a tutti i partecipanti.
A conclusione del Convegno il segretario di presidenza del Senato, il sen. Marco Silvestroni, nel ringraziare calorosamente tutti i presenti per la interessante iniziativa organizzata, sottolinea la importanza di aver scelto una sede prestigiosa ed istituzionale per illustrare dei percorsi virtuosi avviati e da avviare e per dare significato al lavoro di squadra, svolto con le istituzioni ed il management, per raggiungere, con passione e dedizione, obiettivi comuni per una sanità davvero a misura del cittadino.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 27 e 28 marzo 2025 a Villa Mondragone per i 20 anni della Cardiochirurgia del Policlinico Tor Vergata, occasione in cui e si confronteranno le esperienze di esperti mondiali del settore e verranno illustrati gli ultimi ritrovati tecnologici sperimentati o da sperimentare e la pianificazione delle strategie del futuro delle malattie cardiovascolari.
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