Psoriasi, screening gratuiti a Roma e Latina
Al via la campagna “Pausa screening – Ne vale la pelle” Nel Lazio, quasi 200 mila persone convivono con la psoriasi, una malattia sistemica della pelle che ha un forte impatto sulla qualità della vita
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti in centri specializzati per chi ne è affetto o presenta i primi sintomi
Gli screening gratuiti avranno inizio sabato 5 ottobre a Roma, per poi approdare a Latina il 15 ottobre
In particolare, gli screening, accessibili solo su prenotazione, si terranno presso:
Policlinico Universitario Fondazione Agostino Gemelli: sabato 5 ottobre, dalle 9 alle 13
Policlinico Tor Vergata: sabato 5 ottobre, dalle 9 alle 13
Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I: lunedì 14 ottobre, dalle 14 alle 17
Ospedale Santa Maria Goretti di Latina: martedì 15 ottobre, dalle 14 alle 18
Per maggiori informazioni sulla campagna, su date, centri aderenti e sulle modalità di partecipazione agli screening consultare i siti https://www.apiafco.org/pausa_screening/ e https://www.janssenconte.it/it-it/psoriasi360/campagna-pausa-screening-2024.
Uno degli obiettivi della campagna è sottolineare la necessità di prendersi una pausa da dedicare alla propria salute e alla propria pelle, senza sottovalutare i sintomi di questa malattia, in modo tale che quest’ultima non evolva al punto di costringere le persone a fermare la propria vita a causa dell’imbarazzo e dei dolori.
Nel nostro Paese, sono quasi due milioni le persone che convivono con la psoriasi, una malattia che ha un forte impatto sulla qualità della vita, con sintomi fisici come prurito e dolore e comorbidità sia a livello fisico sia psicologico. Nel Lazio, in particolare, le persone colpite da questa condizione sono quasi 200 mila: «La psoriasi è causata da un’infiammazione immuno-mediata con lesioni cutanee eritemato-desquamative che possono presentarsi in alcune aree limitate o estendersi su tutto il corpo. Non va però considerata solo una condizione cutanea, ma una malattia a carattere sistemico che può coinvolgere diversi organi e apparati, oltre ad avere pesanti effetti dal punto di vista psicologico e sociale», spiega Luca Bianchi, professore ordinario di Dermatologia e Direttore dell’Unità di Dermatologia e Dipartimento di Medicina dei Sistemi, Università di Roma Tor Vergata.
Più della metà delle persone con psoriasi convive con altre malattie, come diabete, alcune patologie cardiache, depressione e l’artrite psoriasica. In particolare, un legame stretto si osserva tra psoriasi e artrite psoriasica, che colpisce prevalentemente la articolazioni, come ricorda Ketty Peris, Professore Ordinario di Dermatologia e Venereologia, Direttore della Unità Operativa Complessa di Dermatologia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia, Università Cattolica del Sacro Cuore: “Entrambe queste condizioni rappresentano uno squilibrio nel sistema immunitario che porta a uno stato infiammatorio cronico. L’artrite psoriasica, in particolare, rappresenta la principale comorbidità della psoriasi, tanto che il 30 per cento delle persone con psoriasi rischia di sviluppare anche questa condizione nel corso della propria vita, se non trattata adeguatamente»”.
“Ad oggi, non esiste una cura per la psoriasi ma ci sono a disposizione molti farmaci che permettono di ridurre i sintomi e di migliorare così la qualità di vita dei pazienti. Per poter garantire il trattamento con la terapia più appropriata è importante identificare il meccanismo infiammatorio sul quale intervenire attraverso l’analisi della malattia nel suo complesso, considerando anche le comorbidità“, chiarisce Giovanni Pellacani, professore ordinario di Dermatologia all’Università La Sapienza di Roma e direttore della Clinica dermatologica del Policlinico Umberto.
Un elemento chiave per una gestione efficace della malattia è la diagnosi tempestiva. “Una delle criticità̀ che caratterizzano maggiormente il paziente con psoriasi è proprio il ritardo con cui si arriva alla diagnosi. Infatti, la sottovalutazione del problema e il conseguente ritardo con cui si accerta la psoriasi aggravano il decorso della malattia che, se scoperta al suo esordio, potrebbe invece essere gestita in modo migliore e più̀ efficace“, dichiara Concetta Potenza, Dirigente medico presso Unità Operativa Complessa di Dermatologia Universitaria – Università La Sapienza di Roma – Polo Pontino.
Le visite di controllo sono, dunque, uno strumento fondamentale non solo per la diagnosi, ma anche per riscontrare una possibile progressione della malattia e permettere di intervenire con la giusta terapia in tempo per rallentarne il decorso. La campagna “Pausa screening – Ne vale la pelle” offre a chi ha già una diagnosi di psoriasi o a chi ne presenta i primi sintomi delle giornate con screening gratuiti in diversi centri specializzati delle città di Roma e Latina. «Per chi soffre di malattia psoriasica è fondamentale rivolgersi a centri specializzati nella diagnosi e nel trattamento della psoriasi, dove i dermatologi siano specificamente preparati su questa patologia e dove esista una presa in carico multidisciplinare, alla base della costruzione di un percorso di trattamento personalizzato sulle specifiche esigenze di ciascun paziente. In tal senso, è essenziale anche che il paziente sia informato sulla patologia e sulle terapie che dovrà eseguire», sottolinea Valeria Corazza, Presidente APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza. «Per questo, collaborazioni e campagne come questa sono molto importanti per promuovere l’informazione, ma anche per fare network tra i vari enti che si occupano di questa problematica e dare punti di riferimento ai pazienti».
“Le malattie immuno-mediate, come la psoriasi e l’artrite psoriasica, hanno un forte impatto sulla vita dei pazienti, causando grandi disagi nelle persone che devono conviverci ogni giorno. Con la campagna “Pausa screening – Ne vale la pelle” vogliamo sensibilizzare sui rischi e le manifestazioni della malattia psoriasica e sottolineare l’importanza di una diagnosi e di un trattamento tempestivi nella gestione di questa malattia“, conclude Alessandra Baldini, Direttrice medica di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia. “Come Johnson & Johnson, siamo sempre stati pionieristici nella ricerca, individuando da sempre nuovi e più efficaci approcci per trasformare il corso delle malattie immuno-mediate. A partire dall’introduzione delle terapie biologiche, avvenuto più di due decadi anni fa, abbiamo sviluppato il primo anticorpo monoclonale che agisce direttamente sul sistema immunitario. Abbiamo continuato ad ampliare le nostre conoscenze sul processo infiammatorio e, grazie a questo, siamo stati i primi a sviluppare terapie che intercettano nuovi meccanismi d’azione per migliorare sostanzialmente la vita dei pazienti. Le nostre scoperte hanno cambiato la vita di milioni di persone in tutto il mondo e continuiamo a lavorare per trovare cure sempre migliori, capaci di arrestare e persino curare le malattie immuno-mediate“.
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