Un investimento importante e un obiettivo chiaro: fermare i “viaggi della speranza” verso Roma e, anzi, attrarre pazienti anche da altre province. È l’obiettivo dichiarato dai vertici dell’Ini “Città bianca” di Veroli dopo il taglio del nastro del nuovo acceleratore lineare per la radioterapia, come riporta Il Messaggero. Un macchinario all’avanguardia in grado di “trattare il tumore risparmiando i tessuti sani, quindi con massima efficacia e minore complicanza – ha detto Vittorio Donato, docente universitario e direttore scientifico dell’Ini – anzi, saremo in grado di affrontare la nuova frontiera che è quella della radiochirurgia, per rimuovere il tumore con una sola applicazione“. Ad esempio “per patologie oncologiche cerebrali e prostatiche, che vuol dire effettuare il trattamento radioterapico in un’unica somministrazione“.

Lo stesso professore ha parlato di “avamposto di alta tecnologia in terra ciociara“. All’evento erano presenti il vescovo Ambrogio Spreafico, numerosi sindaci, nonché il direttore sanitario della Asl, Luca Casertano.