Regione Lazio, resa dei conti sui buchi della Sanità: voragine da 6,5 miliardi
Fondi di dotazione negativi, debiti non pagati vecchi di un decennio, crediti non incassati da anni. Sono solo alcune delle “patologie” della sanità laziale. Ma ora è tempo di cure. La Regione ieri, come riporta Il Tempo, ha chiamato a rapporto le 18 aziende ospedaliere per avviare un percorso di verifiche sui bilanci al 31 dicembre 2022 e sulla maxi voragine, nei conti delle Asi, da 6,5 miliardi.
“Un caos contabile che sottrae risorse da investire sulle cure e sulla qualità dei servizi“, avverte la stessa Regione Lazio, che ora annuncia d’aver avviato una “operazione verità su 6 miliardi e mezzo di euro“. Ieri il governatore, Francesco Rocca ha convocato tutti i direttori generali e amministrativi delle 18 aziende sanitarie per una verifica sui bilanci con l’ausilio di una società di revisione contabile.
Un check-up analitico esteso anche alla marea di avvocati esterni, “oltre mille” quantifica la Regione, che negli anni scorsi sono stati incaricati dalle 18 aziende: ora dovranno relazionare “dettagliatamente sulle attività svolte per conto delle aziende sanitarie e sui rischi probabili per le finanze regionali“.
Una sorta di “resa dei conti”, dunque, perché oltre alla ricognizione dei contenziosi al 31 dicembre 2022 la Regione vuole anche un quadro «sulle risorse finalizzate e apparentemente inutilizzate da parte delle Aziende». Una ricostruzione contabile “essenziale per aggredire l’indebitamento sanitario, partendo, in primis, dal taglio degli sprechi e dalla ristrutturazione dei debiti del comparto – spiega il presidente Rocca – Ma soprattutto per libe rare le risorse n ecessa rie a riqualiflcare l’assistenza“,
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