L’estate è iniziata e la Regione Lazio si muove per aumentare la presenza di medici, infermieri e personale ausiliario negli ospedali e nei punti di primo soccorso sul litorale per offrire un’assistenza sanitaria adeguata, scrive Fernando Magliaro su Il Messaggero.

Nei giorni scorsi si sono susseguite una serie di riunioni fra i vertici istituzionali – il presidente Francesco Rocca, che ha tenuto per sé la delega alla sanità, e il direttore regionale del Dipartimento Sanità, Andrea Urbani – e i direttori della aziende e degli ospedali del litorale. In particolare, con i dirigenti della Asl di Latina, dell’ospedale Grassi di Ostia e della Asl di Civitavecchia.

Nel periodo estivo, tutto il litorale laziale, da Gaeta a Civitavecchia, si riempie di turisti che raddoppiano le presenze sul territorio. Va quindi almeno raddoppiata anche la necessità di affrontare le emergenze sanitarie in ospedali che, già abitualmente, a fatica riescono a soddisfare la domanda dei residenti. Anche perché in Regione c’è da affrontare il problema della mancanza di coperture delle ambulanze

La soluzione che la Regione, a stagione ormai iniziata, sta adottando è quella di rafforzare i turni e garantire la copertura andando a pescare nel bacino dei medici, infermieri e ausiliari a contratto. Di fatto, quindi, si va verso una replica del modello adottato durante la pandemia Covid-19 quando, per rafforzare gli organici, vennero assunte a tempo una serie di figure professionali attraverso, soprattutto, le società cooperative.